Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
RIFioriRe - Recupero e Introduzione di Fiori antichi e autoctoni nella Rete floricola del Ponente ligure
Un progetto a valere sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Liguria -sottomisura M10.2 - “sostegno per la conservazione, l'uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura” - intervento 10.2.A - “Interventi per la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse genetiche vegetali in agricoltura”, realizzato in partenariato con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) - Centro di ricerca orticoltura e florovivaismo (CREA-OF) di Sanremo, i Giardini Botanici Hanbury (GBH) di Ventimiglia e il Vivaio Fratelli Rebella di Quiliano, con in qualità di capofila Confagricoltura Liguria.
Obiettivi generali del progetto:
Il progetto si inserisce specificatamente al fabbisogno F28 “Favorire la conservazione di aree tutelate e specie minacciate” individuato nella strategia e nell’analisi di contesto del PSR, e concorre alla priorità 4.
Il progetto si concentra su specie geofite (bulbose/rizomatose) che hanno una tradizione storica nella floricoltura del Ponente Ligure, che sono di origine autoctona e si ritrovano in ridotte popolazioni spontanee da conservare, e in parte incluse all’interno di aree tutelate dalla Rete Natura 2000.
Nell’ambito della Focus Area 4.a), il fine del progetto è proprio quello di permettere la salvaguardia, il ripristino e il miglioramento della biodiversità, di specie vegetali presenti nelle zone Rete Natura 2000 e oggetto di coltivazione storicamente documentata, nella floricoltura locale, e con alto valore naturalistico.
Obiettivi prioritari del progetto sono dunque quelli di:
promuovere e sostenere sul territorio regionale la biodiversità nella filiera floricola e in natura;
costituire, a livello del Ponente Ligure, sinergie tra le strutture coinvolte (Confagricoltura) creando un partenariato di progetto che coinvolge il mondo produttivo floricolo (a partire dall’azienda partner - Vivaio F.lli Rebella – per allargarsi a tutte le imprese operanti nel comparto principale del settore agricolo ligure, il florovivaismo, che, lo ricordiamo, vale l’88 % della PLV regionale), i centri di ricerca per la floricoltura, gli istituti di ricerca scientifica e i centri regionali per la conservazione della biodiversità (la piattaforma di colture di tessuti del CREA OF e la Banca Regionale del Germoplasma dei GBH);
realizzare una rete di soggetti per la conservazione ex situ ed in situ del patrimonio floricolo del Ponente ligure, contraddistinto da utilizzi storici nelle attività produttive, e utile a garantire la sua conservazione in banche del germoplasma, sotto forma di piante vive, colture tessuti e semi; ed in situ con azioni di reinforcing di popolazioni naturali e proposte di coltivazione a nuove aziende;
predisposizione della documentazione finalizzata all’iscrizione presso l'Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare di specie autoctone utilizzate in floricoltura, attingendo prioritariamente tra i PAT;
promuovere e sostenere, nell’ambito della nuova programmazione comunitaria, le azioni finalizzate allo sviluppo economico ed al consolidamento di filiere agro alimentari-floricole legate alle varietà locali, salvaguardando al tempo stesso la biodiversità delle diverse specie.
Risultati attesi:
I risultati attesi grazie all’attività progettuale, sono i seguenti:
caratterizzazione delle popolazioni delle specie prese in considerazione attraverso valutazioni fenotipiche ed eventualmente caratterizzazione genetica;
valorizzazione e conservazione delle specie sia in situ che ex situ. Creazione di una banca del germoplasma, con la duplice valenza: conservazione dei semi, quindi garanzia di una maggiore variabilità genetica, e di plantule e porzioni di tessuti, ottenendo così materiale clonale;
iscrizione delle specie all’anagrafe nazionale;
promozione, a livello florovivaistico, delle varietà locali e valutazione del loro potenziale commerciale;
diffusione dei risultati progettuali su larga scala.
Azioni progettuali:
Si prevedono 6 azioni:
1) Caratterizzazione (morfologica, genetica, etc.); 2) Valutazione agronomica; 3) Risanamento e produzione (pre-moltiplicazione) di materiale di propagazione sano pre-commerciale; 4) Realizzazione e gestione di campi collezione delle risorse genetiche (duplicate in purezza); 5) Realizzazione e gestione di banche del germoplasma; 6) Predisposizione di schede colturali per la caratterizzazione delle risorse genetiche vegetali e di dossier per l’iscrizione all’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.
È prevista, inoltre, un’azione di accompagnamento per promuovere l’informazione, la sensibilizzazione e la divulgazione delle attività del progetto.
Descrizione del contesto del progetto:
Gli anemoni sono storicamente coltivati con successo nel Ponente ligure, dove le condizioni climatiche ben si prestano alla loro coltivazione. La storia della coltivazione dell'anemone in Provincia di Imperia ha radici lontane, se si pensa che già negli anni '60, '70 e '80 era una delle colture più diffuse. Le due specie oggetto del progetto che si rinvengono allo stato naturale possono essere considerate progenitrici delle attuali varietà commerciali oggi coltivate nelle forme ibride. Una delle criticità principali legate alle specie di Anemone è data dalla scarsità di popolazioni naturali residue delle specie, le quali rivestono un’importanza strategica dal punto di vista economico. Un altro aspetto importante riguarda la drastica riduzione delle coltivazioni in tutta la Riviera, aggravata anche dalla presenza sempre più costante di fisiopatie e di patogeni, che causano danni estetici ed economici alle colture. Un discorso analogo riguarda Tulipa clusiana, specie bulbosa ad alto valore ornamentale, già commercializzata all’inizio del secolo, che rappresenta un’alternativa mediterranea alle produzioni di tulipani del Nord Europa, nell’ottica di aumentare l’offerta produttiva del Ponente Ligure.
Informazioni aggiuntive:
Il reperimento, la caratterizzazione, la propagazione e la conservazione delle tre specie prese in considerazione nell’ambito di questa proposta sono in linea con le necessità e le richieste previste dal Bando.Anemone coronaria, Anemone pavonina e Tulipa clusiana fanno parte della flora autoctona e dell’importante patrimonio floricolo del Ponente ligure; un tempo erano ben rappresentate sia in natura sia in coltivazione, ma ad oggi si rendono necessari interventi di riqualificazione del materiale stesso.
Contributo del progetto alla soluzione della problematica:
L’opportunità è quella di stabilizzare e mantenere queste specie creando nuclei di materiale propagato in sanità, sia per la coltivazione diretta sia per la conservazione di germoplasma originario. Il progetto permette inoltre di valutare e raccogliere la variabilità intra specie, possibile punto di partenza di futuri programmi di miglioramento genetico. La raccolta delle varie caratteristiche morfologiche e colturali sarà, inoltre, la base per la preparazione della scheda conoscitiva per l’iscrizione all’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. Il partenariato qualificato, in maniera sinergica, individuerà le popolazioni in natura e, grazie ad azioni puntuali e mirate, garantirà la conservazione di queste specie.
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