Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
PSAMMbeach - Risparmio idrico ed energetico in pratiche vivaistiche attraverso l'utilizzo di piante autoctone psammofile
Un progetto a valere sul PSR 2014 - 2020 per ciò che attiene alla Misura 16.1 - Sostegno alla creazione e al funzionamento di gruppi operativi del PEI - FA 2A. DGR 727/2019. Un progetto con capofila Confagricoltura Liguria e partners progettuali: CREA; UniGe e Vivaio Rebella.
Obiettivi del progetto:
Obiettivo primario del progetto è quello di promuovere l’uso efficiente delle risorse, la redditività, la produttività, la competitività, la riduzione delle emissioni, lavorando per sistemi di produzione agro ecologici e operando in armonia con le risorse naturali essenziali. Siamo quindi in presenza di piante uniche ed endemiche che ci consentono di valorizzare e tutelare la biodiversità, permettendo il ripopolamento ex situ, favorendo il risparmio idrico ed energetico in fase di coltivazione. Le specie scelte hanno un alto valore ornamentale e risultano essere resistenti ai cambiamenti climatici e, quindi, possono garantire ottime e proficue prospettive di coltivazione in aree litoranee.
Descrizione delle attività:
Si prevedono 6 azioni:
1) coordinamento; 2) identificazione, descrizione morfologica e individuazione dell'areale di distibuzione delle specie (Pancratium maritimum, Lagurus ovatus, Glaucium flavum, Campanula sabatia ed altre specie), reperimento e fornitura del materiale vegetale, ricostituzione di ambienti tipici; 3) propagazione in vitro ed in vivo, produzione di stock di piante madri in vitro, prove di campo, creazione di un campo catalogo e banca del germoplasma; 4) propagazione massiva in vivaio, con attenzione alla gestione idrica ed energetica; 5) distribuzione in ambienti litoranei per la verifica della resilienza; valutazione commercializzazione; 6) divulgazione.
Descrizione del contesto del progetto:
L' aumento delle temperature e l'incremento di fenomeni meteorologici estremi, anche nel bacino Mediterraneo, hanno portato negli ultimi anni ad una nuova progettazione dei giardini, scegliendo soluzioni gestionali ecocompatibili e specie stress tolleranti. Le indagini condotte da Ismea sulle dinamiche dei consumatori nel settore della floricoltura evidenziano una tendenza, già da alcuni anni, alla ricerca di piante resistenti ad alte temperature e a lunghi periodi di siccità. Risulta quindi di duplice interesse individuare tecniche colturali che permettano un uso efficiente delle risorse idriche ed energetiche (propagazione da seme, talee e coltivazione semplificata con irrigazione meteorica e scarsa concimazione) e promuovere la coltivazione di specie autoctone che, una volta messe a dimora, non richiedano irrigazioni frequenti e che al contempo permettano di salvaguardare la biodiversità. L’esperienza scientifica e tecnica dei partners di questo progetto permetterà l’individuazione di specie e materiali di propagazione autoctoni, che potrebbero garantire l’introduzione di piante mediterranee, con corredo genetico locale, nel comparto florovivaistico; questo risulta essere sempre più presupposto fondamentale in opere di ripristino ambientale.
Informazioni aggiuntive:
Nell’ambito della flora costiera, e in particolare di quella psammofila della Liguria, si intende individuare specie di elevato impatto ornamentale che possano essere inserite nei processi produttivi vivaistici. La loro rusticità e le ridotte esigenze colturali ne permetterebbero l’introduzione nell’arredo di giardini ecosostenibili e a basso impatto gestionale. Si potrebbero aprire nuovi scenari di interesse ed interlocutori, quali gli stabilimenti balneari, gli enti pubblici, i privati. Il loro uso consentirebbe la valorizzazione di un patrimonio floristico locale contribuendo a contrastare l'utilizzo di specie esotiche invasive.
Contributo del progetto alla soluzione della problematica:
Come detto in premessa, l'aumento delle temperature e l'incremento di fenomeni meteorologici estremi, anche nel Mediterraneo, hanno portato negli ultimi anni ad una nuova progettazione dei giardini, scegliendo soluzioni gestionali ecocompatibili e specie stress tolleranti. Il progetto vuole dunque contribuire in maniera significativa non solo a determinare quali siano, nel contesto ligure ma non solo, le piante resistenti ad alte temperature e a lunghi periodi di siccità, ma soprattutto mira a dare nuovi sbocchi di mercato al settore del vivaismo, e quindi a cascata al settore florovivaistico ligure, nazionale ed europeo sempre più alla ricerca di nuove produzioni, e processi produttivi, compatibili con le mutate esigenze dei mercati. Risulta quindi di duplice interesse individuare tecniche colturali che permettano un uso efficiente delle risorse idriche ed energetiche (propagazione da seme, talee e coltivazione semplificata con irrigazione meteorica e scarsa concimazione) e promuovere la coltivazione di specie autoctone che una volta messe a dimora, non richiedano irrigazioni frequenti e che al contempo permettano di salvaguardare la biodiversità. L’esperienza scientifica e tecnica dei partners di questo progetto permetterà quindi l’individuazione di specie e materiali di propagazione autoctoni, che potrebbero costituire una soluzione alla problematica individuata, garantendo l’introduzione di piante mediterranee con corredo genetico locale nel comparto florovivaistico; questo risulta essere sempre più presupposto fondamentale in opere di ripristino ambientale.
News
Iscriviti alla nostra newsletter
Per essere sempre aggiornato sulle nostre attività e su tutte le novità relative al mondo di Confagricoltura.