Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
Innovazioni biotecnologiche a rafforzamento di una rete di ibridatori del ponente ligure: la dimostrazione
I risultati finali del progetto di cooperazione “Breednet”, hanno chiaramente indicato che il modus operandi, sia nella ricerca che “in campo”, sono di assoluta positività e quindi di necessaria trasferibilità e pertinenza. L’azione dimostrativa, centro di questo progetto, specie tramite il campo prova che accompagnerà l’attività per tutti i 12 mesi di attività, mira a dimostrare l’innovazione risultato di “Breednet”, delineando, nei risultati attesi, la definizione di protocolli colturali specifici, il risparmio idrico e di agrofarmaci nella coltivazione delle cultivar oggetto dell’azione, finalizzate anche allo “sviluppo” della cultura della sostenibilità ambientale e la replicabilità del trasferimento dell’innovazione. Tra gli indicatori di risultato ve ne è uno di natura agronomica, legato alle caratteristiche quantitative e qualitative delle cultivar oggetto della dimostrazione, con come valore atteso il miglioramento delle condizioni rispetto allo standard indicate anche in protocolli finali, ed un indicatore di tipo informativo – divulgativo, legato alla partecipazione ai sei eventi previsti dal progetto dimostrativo, con come valore atteso un numero maggiore di presenze rispetto alle “minime” previste dal bando.
Il progetto, l'innovazione e la dimostrazione
I risultati finali del progetto di cooperazione “Breednet”, hanno chiaramente indicato che il modus operandi, sia nella ricerca che “in campo”, sono di assoluta positività e quindi di necessaria trasferibilità e pertinenza. L’azione dimostrativa, specie tramite il campo prova che accompagnerà l’attività per tutti i 12 mesi del progetto, mira a dimostrare l’innovazione risultato di “Breednet”, e già delineata in altre parti della presente scheda, delineando, nei risultati attesi, la definizione di protocolli colturali specifici, il risparmio idrico e di agrofarmaci nella coltivazione delle cultivar oggetto dell’azione, finalizzate anche allo “sviluppo” della cultura della sostenibilità ambientale e la replicabilità del trasferimento dell’innovazione. Tra gli indicatori di risultato ve ne è uno di natura agronomica, legato alle caratteristiche quantitative e qualitative delle cultivar oggetto della dimostrazione, con come valore atteso il miglioramento delle condizioni rispetto allo standard indicate anche in protocolli finali, ed un indicatore di tipo informativo – divulgativo, legato alla partecipazione ai sei eventi previsti dal progetto dimostrativo, con come valore atteso un numero maggiore di presenze rispetto alle “minime” previste dal bando.
Il progetto mira a dimostrare il miglioramento dei prodotti del settore floricolo e ornamentale ottenuti attraverso le azioni realizzate nell’ambito del progetto di cooperazione “Breednet”. La replicabilità dei risultati mira chiaramente a rendere competitive le aziende attraverso la creazione di una piattaforma biotecnologica a supporto del breeding tradizionale al fine di diminuire i tempi per l’ottenimento di ibridi migliorati, superiori in termini qualitativi e agronomici; accentuando un partenariato pubblico e privato che condivide le risorse conoscitive della ricerca e l’esperienza delle aziende private, già reso “rete” con il progetto sulla 16.1.
Si ritiene che, nonostante i fattori di crisi del florovivaismo e in particolare della floricoltura ligure (quali ad esempio l'aumento dei costi di produzione e degli oneri burocratici, la totale assenza di investimenti pubblici nella logistica e nei servizi ai territori dell'entroterra, le politiche di apertura indiscriminata alle importazioni da paesi esteri, l'assenza di sostegno alla ricerca privata), che la ricerca e l'innovazione possano costituire elemento di rilancio del settore nel giro di pochi anni, in considerazione dell'importantissima tradizione esistente e della evidente strategicità del miglioramento genetico nelle mondo delle ornamentali.
L’innovazione varietale, oggetto della dimostrazione, è un’esigenza attuale e da sviluppare costantemente per avere ricadute importanti su tutto il comparto. Ma ciò sarà possibile, al di la della dimostrazione “in campo”, se le aziende private di miglioramento opereranno in sinergia e si rinforzeranno, aumentando la propria capacità di ottenere ed introdurre varietà più performanti, anche idonee alla coltivazione nel territorio, e se le stesse, magari stimolate dal presente PD, inizieranno ad investire insieme in metodologie e processi di genetica avanzata (cosa molto onerosa per le singole realtà) che ne ottimizzino i processi. In pratica ciò significa minori costi e maggiori ricavi per le imprese del comparto, maggiore competitività sui mercati che sono sempre più avidi di innovazione, rilancio della filiera in tutte le sue componenti. Crediamo di poter dimostrare ciò anche, se non soprattutto, nelle azioni divulgative del progetto.
Il supporto biotecnologico è necessario per rendere il breeding più veloce ed efficace e per ottimizzare piani di miglioramento genetico mirati all’aumento della sostenibilità delle coltivazioni (stress biotici e abiotici). Gli obiettivi del progetto riguardano sia il miglioramento di caratteri agronomici e commerciali delle specie oggetto dell’attività dimostrativa, sia il miglioramento di caratteristiche innovative quali, minori esigenze di concimi chimici e di trattamenti difensivi contro le malattie (tolleranza a patogeni e minor impatto ambientale), di maggiore produttività anche in condizioni climatiche non ottimali (tolleranza alla siccità, crescita a freddo) e pertanto con minori fabbisogni idrici ed energetici.
La sostenibilità va intesa anche come effetto economico sulle imprese che beneficeranno dei prodotti risultato del progetto, per delle attività di produzione più adatte al clima peculiare della Riviera e che risulteranno quindi meno costose.
L’innovazione dell’attività dimostrativa metterà a disposizione dei visitatori del campo catalogo i genotipi innovati e migliorati per caratteristiche legate alla sostenibilità ambientale, risultato del precedente progetto di cooperazione, a confronto con cultivars tradizionali. Crediamo, quindi, di presentare un’innovazione certamente finalizzata al miglioramento della sostenibilità “globale” del settore agricolo tutto.
Gli obiettivi e le attività previste
Gli obiettivi sono coerenti e continuativi a quelli identificati dal progetto di cooperazione “Breednet” (Innovazioni biotecnologiche a rafforzamento di una rete di ibridatori del ponente ligure), presentato, finanziato e realizzato sulla misura 16.1.
Grazie, infatti, alla creazione del partenariato pubblico - privato per il rafforzamento del lavoro di ibridazione, la piattaforma biotecnologica per piante ornamentali è stata potenziata e le sinergie create nell’ambito del GO del PEI “frutto” finale del progetto di cooperazione, potranno così essere ulteriormente rafforzate per pervenire ad un prodotto qualitativamente superiore in tempi produttivi ridotti.
Quindi, in sintesi estrema, la proposta “dimostrativa” vuole raggiungere questi due grandi macro obiettivi:
- dare dimostrazione concreta dei risultati ottenuti con il progetto di cooperazione “Breednet” e quindi riaffermare che il binomio ricerca - innovazione può costituire elemento di rilancio attraverso la strategicità del miglioramento genetico nel mondo delle ornamentali. Il tutto nell’ottica di dimostrare, su più ampia scala rispetto al progetto di partenariato, che le sinergie creabili permettono alle singole imprese di aumentare la propria capacità di ottenere ed introdurre varietà più performanti, anche idonee alla coltivazione nel territorio, investendo in rete in metodologie e processi di genetica avanzata (cosa molto onerosa per le singole realtà) che ne ottimizzino i processi. Dimostrando, quindi, che questo modus operandi significa minori costi e maggiori ricavi per le imprese del comparto, maggiore competitività sui mercati che sono sempre più avidi di innovazione, e rilancio della filiera in tutte le sue componenti.
- dare dimostrazione concreta dei risultati ottenuti con il progetto di cooperazione “Breednet” e quindi riaffermare che le caratteristiche innovative delle cultivar del progetto di cooperazione sono contraddistinte da minori esigenze di concimi chimici e di trattamenti difensivi contro le malattie (tolleranza a patogeni e minor impatto ambientale), di maggiore produttività anche in condizioni climatiche non ottimali (tolleranza alla siccità, crescita a freddo) e pertanto con minori fabbisogni idrici ed energetici. Si dimostrerà in campo come la fisiologia e il post raccolta possono integrarsi al miglioramento varietale per ottimizzare le rese produttive con una maggiore sostenibilità economica ed ambientale.
L’attività oggetto della presente proposta, sarà attuata grazie all’allestimento, e conseguente gestione, di un campo catalogo con le varietà di piante floricole frutto dell’attività sviluppata dai partner durante il progetto di cooperazione e in sinergia con le attività del progetto di formazione, e di acquisizione delle competenze, proposto e realizzato sulla misura “a corollario”, ovvero sulla 1.1. Saranno anche realizzati sei momenti di informazione aperti al pubblico, sai seminari inziale e finale, ai cancelli aperti, alla realizzazione di attività dimostrative in serra.
Le cultivar oggetto della dimostrazione, in continuità con l’attività svolta sulla 16.1, saranno: ranuncolo, anemone, elicriso, idrangea. Infine si sottolinea che il materiale sarà valutato per la ploidia in funzione della produzione di materiale ibrido di interesse.
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