Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
Si comunica che con decreti del dirigente numeri 8745, 8746, 8750, 8751, 8767 del 24/12/2024 sono stati attivati i seguenti interventi del PSP-CSR 2023/2027 per l’annualità 2025, con le rispettive dotazioni finanziarie:
SRA 01 – produzione integrata: 1.124.000 euro per 5 anni d’impegno;
SRA 08 – gestione dei prati e pascoli permanenti: : 4.227.853 euro per 5 anni d’impegno ;
SRA 14 – allevatori custodi dell’agrobiodiversità: 1.000.000 euro per 1 anno d’impegno;
SRA 29.1 - conversione all’agricoltura biologica: 1.500.000 euro per 5 anni d’impegno;
SRA 29.2 – mantenimento dell’agricoltura biologica: 9.000.000 euro per 5 anni d’impegno.
I beneficiari sono tenuti a rispettare gli impegni e obblighi previsti dai rispettivi bandi a partire dal 1° gennaio 2025 e le domande dovranno essere compilate tramite portale SIAN da quando AGEA lo renderà disponibile. Il termine ultimo di presentazione delle domande è il 15 maggio 2025.
In particolare vediamo le caratteristiche generali delle cinque misure aperte.
SRA 01 – produzione integrata: 1.124.000 euro per 5 anni d’impegno: questa misura è finalizzata a incentivare un approccio sostenibile alla produzione agricola, riducendo l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi, ottimizzando la fertilizzazione dei terreni e tutelando così l’ambiente e la salute dei cittadini, oltre che a valorizzare le imprese agricole locali. I contributi commisurati agli ettari coltivati e agli impegni agronomici rispettati, sottolineano la volontà di promuovere un sistema di coltivazione integrato, ovvero che punta a ridurre l’impatto sull'ambiente privilegiando tecniche sostenibili.
SRA 08 – gestione dei prati e pascoli permanenti: grazie al piano strategico della politica agricola comunitaria 2023-2027, per il periodo 2025-2029 sono stati stanziati circa 4 milioni e 227mila euro, destinati ad agricoltori in attività (singoli o associati) e agli enti pubblici gestori di aziende agricole. La misura prevede che i beneficiari si impegnino a rispettare le indicazioni riportate nel bando, con un contributo economico proporzionale agli ettari di terreno coinvolti e agli impegni assunti.
SRA 14 – allevatori custodi dell’agrobiodiversità: gli allevatori che parteciperanno al bando potranno beneficiare di: 358 euro/UBA (Unità di Bestiame Adulto) per i bovini, 300 euro/UBA per gli equini, 200 euro/UBA per gli ovini. Per ottenere il contributo, i beneficiari si impegnano ad allevare razze locali a rischio di estinzione genetica e a mantenere il numero di UBA premiate per un anno, con la possibilità di prolungare l’impegno fino a 5 anni consecutivi.
SRA 29.1 - conversione all’agricoltura biologica: La conversione al biologico rappresenta un passo importante per molte aziende agricole, sia per ragioni ambientali che economiche: abbiamo fortemente voluto questo provvedimento per sostenere gli agricoltori liguri nella sfida della transizione ecologica e per incentivare un modello di agricoltura sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. La dotazione finanziaria è di 1,5 milioni di euro per 5 anni.
SRA29.2 – Pagamento al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica – Azione 2: mantenimento dell’agricoltura biologica: il pagamento è previsto su base annuale, calcolato per ettaro di superficie agricola utilizzata (Sau), e tiene conto della compensazione dei minori ricavi e dei maggiori costi derivanti dal rispetto del metodo biologico, in conformità al Regolamento (UE) 2018/848. Possono accedere al bando agricoltori o associazioni di agricoltori su tutto il territorio regionale, per tutte le tipologie colturali, inclusi prati permanenti, prati-pascoli e pascoli, ad eccezione dei terreni a riposo. Per aderire è necessario che l’intera azienda agricola (almeno per la parte vegetale) sia già certificata biologica o che il periodo residuo di conversione, al 1° gennaio 2025, sia inferiore a sei mesi.
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