Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
Il CREA OF di Sanremo, una delle strutture del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) distribuite sul territorio italiano, è uno dei due partners della ricerca oggetto del progetto. Il Centro si occupa di recupero, valorizzazione e miglioramento genetico di specie ornamentali, endemiche, officinali ed aromatiche, in relazione anche ai recenti cambiamenti climatici in atto.
I ricercatori della struttura hanno competenze di tecniche colturali, della fisiologia, di biotecnologie vegetali e di propagazione sviluppando protocolli rapidi ed efficienti, sia in vivo che in vitro, grazie anche alla recente costituzione di una piattaforma di micropropagazione, con finalità sia di ricerca ma anche a supporto di aziende agricole private, tramite convenzioni.
Da anni, il CREA OF di Sanremo dedica particolare attenzione alle innovazioni ed alle tecnologie produttive sia per la diminuzione dell'impatto ambientale, sia a supporto delle attività di conservazione della biodiversità ligure, che hanno portato alla realizzazione di linee di ricerca innovative, pubblicazioni scientifiche e divulgative, partecipazione a Progetti (“Fiore di spiaggia” 2005-06) in collaborazione con enti pubblici e privati locali e con il DISTAV (Università di Genova ed altro partner del progetto PSAMMbeach).
Inoltre, il Centro promuove innovazioni agronomiche per la sostenibilità delle colture ortive e ornamentali e delle produzioni vivaistiche, in pieno campo e sotto serra. Attualmente coinvolto in diversi progetti internazionali e nazionali.
La diffusione dei risultati avviene attraverso pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali, presentazioni
In questa prima parte di attività progettuale il CREA si è occupato della individuazione delle specie vegetali di interesse, con conseguente classificazione, descrizione morfologica e individuazione del loro areale di distribuzione. Vi è stato poi il prelievo e la fornitura del materiale per la propagazione (talee, semi o bulbi). A questa parte è seguita una prima attività divulgativa tramite la redazione di un documento a schede per ogni specie individuata.
Negli allegati le due prime schede.
E’ stata poi avviata la produzione di stock di piante madri, sane ed esenti da principali fitopatologie con la propagazione in vivo, le prove di campo, la creazione di un campo catalogo e la conseguente banca del germoplasma.
Verranno effettuate prove in laboratorio con relativi protocolli di ritorno dei risultati, ed elaborazione dei dati, anche in campo.
Per le varie specie oggetto di studio si individuano, quindi, protocolli di propagazione in vivo ed in vitro, finalizzati all'ottenimento di materiale vegetale qualitativamente e quantitativamente superiore (tecnologia innovativa). E' possibile percorrere due strade, in questo caso: la riproduzione via seme, che garantisce il mantenimento della massima espressione della biodiversità oppure la moltiplicazione massiva di genotipi superiori, attraverso tecniche tradizionali in campo (talea e divisione di bulbi) oppure in laboratorio attraverso la micropropagazione. Quest'ultima tecnica permette di ottenere un numero elevato di cloni della pianta madre, in breve tempo, in spazio ridotti, esenti da fitopatie e svincolate dalla stagionalità.
Negli allegati il report di questa prima fase di lavoro dei ricercatori del Crea.
Dal link l'accesso alla pagina di presentazione del progetto PSAMMbeach.
Le più lette
Vedi tutteIscriviti alla nostra newsletter
Per essere sempre aggiornato sulle nostre attività e su tutte le novità relative al mondo di Confagricoltura.