Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
L’attività del CREA, in questa prima parte del progetto, riguarda fondamentalmente 3 azioni previste dallo stesso:
1 - Analisi dei processi aziendali e loro ottimizzazione. L'azione che mira a valorizzare il rapporto tra mondo agricolo e ricerca si svilupperà seguendo due linee principali: a) verifica da parte del CREA, e di ciascun responsabile delle aziende di breeding, delle procedure aziendali per identificare i settori di intervento da attuare; b) attiviàt di coordinamento da parte dei ricercatori CREA del personale aziendale che partecipa all'attivit del progetto.
Per tali motivi si è predisposto un questionario che sarà compilato intervistando i referenti delle aziende e finalizzato a conoscere meglio alcuni aspetti dei processi aziendali riferiti in particolare alla tecnica del miglioramento genetico con l’intento di individuare i punti critici dove poter intervenire alla luce delle tecnologie innovative possibili. Questo approccio permetterà di migliorare la qualità del lavoro e, nel contempo, l'ottenimento di nuovo materiale genetico.
2- Piattaforma di metodologie innovative. Grazie al questionario, una volta individuati i punti critici dell’attività di breeding saranno applicate, a seconda delle necessità specifiche, alcune innovazioni tecnologiche che vanno dalla germinazione in vitro di semi a bassa germinabilità per l'identificazione di un protocollo ad alta efficienza, all’androgenesi e ginogenesi coltivando antere e ovuli per la produzione di linee aploidi; alla mutagenesi chimica e all’utilizzo di diversi marcatori molecolari (AFLP, SSR etc) per verifica precoce della natura ibrida della progenie e per la caratterizzazione molecolare dei genotipi.
3 - Studio di fattibilità degli interventi di biologia molecolare. I ricercatori del CREA, unitamente ai responsabili aziendali, rispetto alle due specie pilota individuate (Rosa e Ortensia) effettueranno un'analisi critica delle informazioni più aggiornate in biologia molecolare (sequenziamento di genoma o trascrittoma, geni isolati, marcatori molecolari, applicazione di trasformazione genetica o di genome editing) reperibili in bibliografia, che verranno discusse e correlate alle eventuali necessità aziendali, al fine di produrre uno studio di fattibilità con tempistiche e costi relativi.
Questo studio sarà la base per nuove proposte di lavoro. A tale proposito è già iniziata una ricerca bibliografica riguardante la rosa che ha permesso di identificare articoli di ricerca originali e varie “reviews” fra cui è risultata molto significativa quella di Smulders et al.: “In the name of the rose: a roadmap for rose research in the genome era” in Horticulture Research del 2019. Come si evince dal titolo in questa rassegna sono stati raccolte le informazioni più aggiornate derivanti dall’applicazione delle tecniche di biologia molecolare nel genere Rosa: dal sequenziamento del genoma allo studio della diversità genetica e all’identificazione di loci strettamente associati ad importanti tratti quali rifiorenza, numero di petali, fragranza, durata in vaso, resistenza alle malattie, come pure all’applicazione del gene editing. Alcuni di lavori originali citati in questa review meritano sicuramente un approfondimento, in particolare quelli relativi all’analisi della diversità genetica (principalmente con microsatelliti) e all’identificazione dei geni legati ai tratti sopra citati.
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