Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali




Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
Il Regolamento (UE) 2020/1201, relativo alle misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Unione Europea della Xylella fastidiosa in oggetto è in fase di aggiornamento da parte della Commissione Europea.
Le modifiche attualmente previste comporteranno due aspetti di notevole rilievo per la nostra Regione (Liguria) generando non poca preoccupazione che, come Confagricoltura Liguria, abbiamo esposto nella consultazione pubblica in atto a firma dell'Unione Europea:
Il rosmarino e la lavanda rappresentano un pilastro essenziale per l’agricoltura della nostra Liguria, in particolare nel comprensorio di Albenga, dove la coltivazione di queste piante genera un mercato di oltre duecento milioni di euro. Si tratta di un settore estremamente specializzato che produce piante di grande valore commerciale conosciute in tutta Europa.
Condividiamo l’impegno delle istituzioni europee per una sempre maggiore tutela fitosanitaria delle coltivazioni e delle aree naturali, e cogliamo l’importanza dell’aggiustamento della normativa alla luce delle nuove conoscenze scientifiche sugli organismi nocivi delle piante.
Come Confagricoltura Liguria, tuttavia, vogliamo e dobbiamo evidenziare che alcune norme, in particolare la previsione di estendere l’obbligo delle analisi fitosanitarie prima del primo spostamento e l’obbligo di inserimento del codice di tracciabilità nei passaporti per il rosmarino e le lavandule, hanno necessità di diventare applicative dopo un adeguato periodo di transizione che consenta ai settori coinvolti la possibilità di adeguarsi da un punto di vista organizzativo e gestionale, evitando il rischio di danni socio-economici inaccettabili che investirebbero centinaia di aziende vivaistiche, perché di questi numeri si tratta.
Tali norme devono dunque entrare in applicazione quantomeno al termine della stagione produttiva, che risulta ormai in pieno svolgimento e non può essere sottoposta a repentini stravolgimenti.
Per essere sempre aggiornato sulle nostre attività e su tutte le novità relative al mondo di Confagricoltura.