Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
Il Regolamento (UE) 2020/1201, relativo alle misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Unione Europea della Xylella fastidiosa in oggetto è in fase di aggiornamento da parte della Commissione Europea.
Le modifiche attualmente previste comporteranno due aspetti di notevole rilievo per la nostra Regione (Liguria) generando non poca preoccupazione che, come Confagricoltura Liguria, abbiamo esposto nella consultazione pubblica in atto a firma dell'Unione Europea:
- saranno incluse nella lista di cui all’art. 25, par. 2, del Reg. (UE) 2020/1201 le specie Lavandula angustifolia, Lavandula x intermedia, Lavandula latifolia, Lavandula stoechas e Salvia rosmarinus, poiché esse hanno dimostrato di essere infettate in modo ricorrente dalla suddetta Xylella. Ciò significa che tali specie saranno oggetto di controllo rafforzato e potranno circolare per la prima volta all’interno dell’Unione Europea solamente a seguito di campionamento e prove atte a confermare l’assenza di Xylella fastidiosa da parte del Servizio Fitosanitario regionale. In sintesi: la merce potrà uscire dall’azienda solo con un rapporto di prova ufficiale del Servizio Fitosanitario che attesti l’assenza della malattia;
- 2) sarà introdotta una modifica al Reg. (UE) 2020/1770 che estenderà l’obbligatorietà dell’inserimento del codice di tracciabilità alla lettera C dei passaporti delle piante per le specie sopraccitate, al fine di migliorare la tempestiva tracciabilità di queste ultime.
Il rosmarino e la lavanda rappresentano un pilastro essenziale per l’agricoltura della nostra Liguria, in particolare nel comprensorio di Albenga, dove la coltivazione di queste piante genera un mercato di oltre duecento milioni di euro. Si tratta di un settore estremamente specializzato che produce piante di grande valore commerciale conosciute in tutta Europa.
Condividiamo l’impegno delle istituzioni europee per una sempre maggiore tutela fitosanitaria delle coltivazioni e delle aree naturali, e cogliamo l’importanza dell’aggiustamento della normativa alla luce delle nuove conoscenze scientifiche sugli organismi nocivi delle piante.
Come Confagricoltura Liguria, tuttavia, vogliamo e dobbiamo evidenziare che alcune norme, in particolare la previsione di estendere l’obbligo delle analisi fitosanitarie prima del primo spostamento e l’obbligo di inserimento del codice di tracciabilità nei passaporti per il rosmarino e le lavandule, hanno necessità di diventare applicative dopo un adeguato periodo di transizione che consenta ai settori coinvolti la possibilità di adeguarsi da un punto di vista organizzativo e gestionale, evitando il rischio di danni socio-economici inaccettabili che investirebbero centinaia di aziende vivaistiche, perché di questi numeri si tratta.
Tali norme devono dunque entrare in applicazione quantomeno al termine della stagione produttiva, che risulta ormai in pieno svolgimento e non può essere sottoposta a repentini stravolgimenti.
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