Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
Il Parlamento ha approvato in via definitiva al Senato la nuova Legge Montagna “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”, un provvedimento che riconosce lo sviluppo economico e sociale delle zone montane come obiettivo di interesse nazionale. La legge si propone di contrastare lo spopolamento e di garantire servizi adeguati ai cittadini, accompagnando questo percorso con misure di sostegno all’economia locale e alla tutela del territorio.
Uno degli aspetti centrali del testo riguarda la classificazione dei Comuni montani: per la prima volta vengono introdotti criteri univoci, basati su altimetria e pendenza, che consentiranno all’ISTAT di aggiornare annualmente l’elenco dei Comuni autenticamente montani. Tra questi, verranno poi individuati quelli che necessitano di maggiori interventi, in base a parametri socioeconomici, così da rendere più mirato ed efficace l’utilizzo delle risorse.
La legge istituisce la Strategia nazionale per la montagna italiana e un piano triennale che definirà le priorità di intervento statale, integrato da una relazione annuale al Parlamento sull’andamento delle politiche di sviluppo per le aree montane.
A sostegno delle azioni previste viene rafforzato il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, con risorse dedicate agli enti locali e allo Stato, aggiuntive rispetto agli altri trasferimenti già previsti dalla finanza pubblica.
Un’attenzione particolare è rivolta ai servizi pubblici, a partire da sanità e istruzione. Per il personale sanitario che sceglierà di lavorare in montagna sono previsti riconoscimenti di carriera, emolumenti specifici e agevolazioni fiscali, come la concessione di un credito d’imposta, in misura pari al minor importo tra il 60 per cento del canone annuo di locazione dell’immobile e l’ammontare di 2.500 euro.
Analogamente la scuola di montagna viene valorizzata attraverso deroghe per la formazione delle classi, punteggi aggiuntivi per il personale docente e crediti d’imposta per chi presta servizio educativo nei territori montani. Anche le università e le istituzioni di alta formazione presenti in queste aree potranno stipulare accordi con il Ministero dell’università, favorendo ricerca, residenze studentesche e didattica digitale.
Sul piano della tutela ambientale, la legge introduce strumenti innovativi: vengono disciplinati i cantieri forestali temporanei e assume particolare rilievo la valorizzazione di pascoli e boschi, insieme alla promozione di certificazioni forestali e agroalimentari. Viene inoltre regolata la gestione dei rifugi alpini e delle attività escursionistiche, con l’obiettivo di garantire sicurezza e consapevolezza nella fruizione del territorio.
Non meno importanti sono le misure di carattere economico. La legge prevede incentivi fiscali per giovani imprenditori, agricoltori e silvicoltori, con crediti d’imposta legati agli investimenti e all’avvio di attività nei Comuni montani. Vengono introdotte agevolazioni per favorire il lavoro agile nei piccoli centri, nonché contributi per l’acquisto o la ristrutturazione di prime abitazioni. Un segnale forte arriva anche sul fronte demografico: dal 2025 sarà attivo un incentivo per ogni nuovo nato o adottato residente nei Comuni montani sotto i 5.000 abitanti, mentre un Tavolo nazionale lavorerà per la riduzione delle tariffe di luce, gas e acqua nei territori più svantaggiati. Viene anche istituito il Registro Nazionale dei terreni silenti con l’obiettivo di promuovere, attraverso l’istituzione del Registro nazionale dei terreni silenti, il recupero produttivo delle proprietà fondiarie frammentate e dei terreni abbandonati o silenti allo scopo di valorizzare il territorio agro-silvo-pastorale, di salvaguardare l'assetto idrogeologico.
Infine, la legge contiene disposizioni volte a consentire a Regioni e Comuni di introdurre ulteriori agevolazioni fiscali nei territori montani.
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