LAVORO: ordinanza della Regione connessa al lavoro agricolo ed al caldo torrido

Liguria, 28 giugno 2025 – Scatta l’allerta caldo in Liguria con il primo bollino arancione della stagione, emesso dal Ministero della Salute per la giornata di sabato 28 giugno. Le alte temperature previste in tutta la Liguria hanno spinto la Regione a emanare un’ordinanza straordinaria per la tutela dei lavoratori esposti al sole.

Il provvedimento, valido fino al 31 agosto 2025, riguarda i settori agricolo, florovivaistico e dell’edilizia e prevede il divieto di svolgere attività lavorativa all’aperto tra le 12:30 e le 16:00, nei giorni in cui le mappe di rischio di Worklimate segnalano un’elevata esposizione al calore per attività fisica intensa sotto il sole.

L’ordinanza si ispira alle recenti Linee guida nazionali e invita i datori di lavoro ad adottare misure organizzative adeguate anche negli ambienti chiusi non climatizzati, per limitare lo stress termico.

«La salute dei lavoratori viene prima di tutto – dichiarano il presidente Marco Bucci e l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò –. È un atto di responsabilità che chiama alla collaborazione imprese, istituzioni e sindacati per garantire condizioni di lavoro sicure».

Esclusi dal divieto sono solo gli interventi urgenti e di pubblica utilità, come il pronto intervento o i servizi essenziali, purché siano adottate misure tecniche per la protezione dal caldo.

Particolare attenzione è rivolta anche ai soggetti più vulnerabili. L’assessore Nicolò ha ricordato l’importanza di idratazione, pasti leggeri e limitazione delle uscite nelle ore più calde, e ha annunciato il potenziamento estivo dei servizi di custodi sociali e maggiordomi di quartiere, attivi tramite il numero verde 800 593235, operativo tutti i giorni dalle 8 alle 20.

Secondo Ernesto Palummeri, coordinatore del Centro regionale per le ondate di calore, il caldo sarà aggravato da alti tassi di umidità, con temperature percepite superiori ai 35°C. In questo contesto, le strutture sanitarie e sociosanitarie sono state allertate e dovranno garantire solo dimissioni protette per anziani e persone fragili, al fine di ridurre i rischi legati alle ondate di calore.