Lavanda C.I.G. Riviera: al termine, con due eventi, il progetto

Giunge alle battute finali il progetto Lavanda C.I.G. Riveira, finanziato da Regione Liguria con il PSR 2014 - 2020, misura 10.2.

Doppio appuntamento lunedì 7 Aprile 2025, per la presentazione del progetto e dei suoi risultati. Ecco le specifiche:

7 Aprile 2025 - H.10,00/13,00 - Sala Consiliare - Comune di Pornassio (IM) - Via Roma, 28

a seguire visita al campo di conservazione presso: Hotel Alpino - Strada Nazionale 114 - Pornassio (IM)

7 Aprile 2025 - H. 15,00/18,00 - Sala Oratorio dell'Annunziata - Comune di Pietrabruna (IM) - Frazione Boscomare

a seguire visita al campo di conservazione presso: Via Gioberti - Pietrabruna (IM)

Il Progetto:

L’assunto di base del progetto è il superamento delle barriere che si presentano al mantenimento delle varietà locali di Lavanda, settore di nicchia ininterrottamente presente dai primi anni del 1900 che da sempre ha caratterizzato le produzioni dell’immediato entroterra fino ai confini col Piemonte della Riviera di Ponente. Soggetto ad una sempre più pressante competizione con la produzione Provenzale, il distretto imperiese di produzione della lavanda ha visto una progressiva riduzione della superficie coltivata sia per interessi di urbanizzazione che di sostituzione della coltura con le specie da fiore reciso ed oggi con la fronda verde. Il recente interesse per la chimica verde e per tutti gli aspetti legati all’uso delle essenze ha portato un nuovo interesse sulla coltivazione della Lavanda. Le nuove generazioni soprattutto, ma non solo, non conoscono le varietà locali ne tantomeno . presente una adeguata quantità di materiale di propagazione per i nuovi impianti. Per raggiungere l’obiettivo di conservazione e valorizzazione del germoplasma locale è necessario effettuare un’attenta selezione delle piante che faranno da capostipiti alle nuove generazioni, e tra gli aspetti da prendere in considerazione, oltre a quelli pi. caratterizzanti (morfologia, caratteristiche chimiche e/o organolettiche), vi sono gli aspetti sanitari necessari a garantire la sanità del materiale di propagazione. Le piante di lavanda da reciso sono in genere rustiche e soggette a poche malattie, alcune delle quali però una volta introdotte negli impianti possono comprometterne la produzione, ed in alcuni casi anche la sopravvivenza. Tra queste si ricordano i marciumi radicali da Armillaria mellea o, limitatamente ai vivai di radicazione, da Phytophthora spp.; i giallumi di origine virale o da fitoplasmi, prevalentemente trasmessi da afidi o cicaline; le erosioni da insetti fitofagi. Le infezioni da virus e fitoplasmi, inoltre, possono costituire un pericolo in fase di moltiplicazione vegetativa qualora le talee venissero prelevate da piante madri infette ma asintomatiche. Pertanto per poter disporre di materiale di propagazione sano è necessario condurre specifiche analisi di laboratorio sulle piante madri prima della raccolta delle talee e l’avvio di moltiplicazione in vitro.

Obiettivi Generali:

- Garantire la conservazione del Germoplasma e la sua disponibilità attraverso l’istituzione della Banca del Germoplasma/ Centro di Conservazione del Germoplasma presso IRF.

Primo Obiettivo del presente progetto . la conservazione in sanit. e la creazione di nuclei di premoltiplicazione, come previsto dalla Legge n. 194/1995 recante “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare” e Decreti ministeriali attuativi (DM1862/2018, DM10400/2018), per garantire la disponibilit. di materiale sano per l’attivit. vivaistica nel settore.

- Stimolare l’impiego delle varietà locali di lavanda fornendo strategie di uso sostenibile, per il superamento delle problematiche che ne determinano il graduale abbandono.

Il secondo obiettivo scaturisce dal precedente, ponendo al centro l’attenzione sull’esigenza di valorizzare l’impiego delle varietà locali attraverso la disponibilità di materiale sano e fornendo strategie di uso sostenibile di queste selezioni sia dal punto di vista fitosanitario che agronomico. Si ripristina cosi la competitività nei confronti di altre varietà, e si difende il patrimonio locale dal depauperamento genetico dato dall’introduzione di materiale di altra origine. Si pone inoltre il coltivatore nelle condizioni di salvaguardare in farm lo stato fitosanitario del materiale vegetale rallentando i normali processi di degenerazione attraverso una informazione specifica sugli aspetti fitosanitari.

Obiettivi Specifici:

- Raccolta accessioni delle selezioni tradizionalmente coltivate nell’imperiese.

Attraverso un’indagine che interesser. il maggior numero di aziende dell’entroterra tradizionalmente e storicamente coltivate a lavandeto. In stretta collaborazione con L’associazione Lavanda della Riviera dei Fiori, che funge attualmente da collettore di interesse nell’intera provincia e più in generale nel distretto di produzione della lavanda italiano del nord ovest, verranno intervistati tutti i produttori individuati e successivamente reperito il materiale vegetale che sar. oggetto del progetto.

Verranno anche raccolte tutte le informazioni disponibili in merito alla gestione colturale riferita alle problematiche fitopatologiche piùfrequentemente riscontrate e/o più difficili da contrastare.

- Caratterizzazione del materiale selezionato (bio-morfologica e genetica)

Una volta individuato il materiale di interesse del progetto, le piante verranno cartellinate e rese riconoscibili. Su queste piante verrà effettuata la caratterizzazione bio-morfologica on farm ed ex situ. Verranno inoltre raccolti i campioni vegetali per avviare la fase di caratterizzazione genetica.

- Controlli sanitari relativi alla presenza di infezioni da organismi patogeni (fitoplasmi, virus, funghi).

- Risanamento del materiale e pre-moltiplicazione in vitro / in vivo delle selezioni e creazione di nuclei di materiale sano per le aziende partner.

- Creazione di campi di conservazione del materiale selezionato presso le aziende partner e presso IRF. Verranno sottoscritti appositi accordi a titolo gratuito con le aziende, per la creazione dei campi di conservazione on farm dei genotipi selezionati. Alle aziende verranno fornite dal progetto, a titolo gratuito, giovani pianti propagate all’interno delle attività del progetto, per la creazione di un campo di dimensioni adeguate a garantire la conservazione di almeno 10 piante per selezione. L’azienda entrerà a far parte della rete di aziende custodi e del centro di conservazione del germoplasma istituito presso il capofila. Inoltre presso il capofila, per la conservazione a lungo periodo, verrà creato un nucleo di conservazione in vitro.

- Realizzazione dossier per iscrizione all’Anagrafe nazionale della biodiversit. di interesse agricolo e alimentare. In stretta collaborazione con le strutture regionali che si occuperanno della gestione dell’Anagrafe nazionale della biodiversit. di interesse agricolo e alimentare verr. raccolto tutto il materiale descrittivo per l’iscrizione delle due variet. individuate, caratterizzate e conservate all’interno del progetto.

- Percorsi di informazione sulle strategie di gestione fitosanitaria della coltura, tecniche propagazione della specie.

- Animazione del partenariato e non solo all’adesione al sistema di conservazione del germoplasma come previsto dal DM n.10400 del 24/10/2018 - Decreto Modalit. tecniche di attuazione della Rete nazionale della biodiversit. di interesse agricolo e alimentare.

- Sensibilizzazione e informazione per la reintroduzione e/o sviluppo della produzione di Lavanda di varietà locali.