Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali




Progetto realizzato con il contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
Florovivaismo il DDL passa alla Camera. Un primo riconoscimento per la filiera, adesso il voto del Senato
Confagricoltura Liguria: primo passo per riconoscere un settore che qui vale oltre 500 milioni di euro, 10.000 aziende e più di 7.000 lavoratori
La legge delega su florovivaismo passa alla Camera dei Deputati, nella seduta odierna, con un voto che rappresenta il primo passo per riconoscere e "riordinare" un settore, quello del florovivaismo italiano, che vale oltre tre miliardi di euro.
"Si tratta di un passaggio molto importante - commenta il presidente ligure di Confagricoltura, Luca De Michelis, che ricopre anche il ruolo di presidente dei florovivaisti di Confagricoltura nazionale -. Il comparto aveva bisogno di una legge delega essendo una delle filiere per antonomasia rappresentative del Made in Italy".
"Un settore - ricorda De Michelis - che conta oltre 27.000 aziende in tutta Italia le quali danno lavoro ad oltre 100.000 addetti per un giro d'affari che supera i tre miliardi di euro".
Senza dimenticare che la Liguria è indiscutibilmente la regione trainante nel settore, con un giro d'affari di oltre 500 milioni, 10.000 aziende iscritte agli elenchi camerali, con oltre 3.000 assuntori di mano d'opera che assumono circa 7.000 addetti, incidendo sul PIL regionale per circa il 3%.
"Credo - prosegue il presidente di Confagricoltura Liguria - che questa legge delega, una volta approvata anche in Senato, come previsto dall'iter, debba essere 'accompagnata' da politiche di supporto concrete, esplicitate anche grazie ai fondi dello sviluppo rurale che devono sostenere le imprese florovivaistiche sia per l'innovazione di prodotto e di processo, sia per gli investimenti strutturali sempre più orientati ad una sostenibilità anche ambientale che consenta il risparmio idrico, e l'abbattimento dell'uso di agrofarmaci, anche per permetter alle imprese di rientrare nei parametri richiesti dalle certificazioni quali Global Gap e MPS".
"Senza dimenticare - prosegue la nota di Confagricoltura Liguria - l'apporto che deve essere dato, in termini di sostegno economico, anche al settore della ricerca varietale in florovivaismo che, è bene ricordarlo, è davvero 'un fiore all'occhiello' che tutto il mondo ci invidia e che qui, in Liguria, trova le sue massime espressioni internazionali con i più grandi breeders di rose, anemoni, ranuncoli, garofani e ortensie, solo per citare le principali cultivar".
Confagricoltura Liguria ricorda che il settore florovivaistico è quello che più ha subito gli aumenti dei costi di produzione, da quello per l'energia utilizzata nelle serre, ai costi per le materie prime, concimi e terriccio su tutto, senza dimenticare le problematiche indotte a piante e fiori dalle variazioni climatiche accompagnate da sempre più frequenti fitopatie.
"Ho voluto personalmente - conclude il presidente ligure di Confagricoltura, Luca De Michelis - complimentarmi oggi stesso con la relatrice del DDL, l'On. Maria Chiara Gadda, vice presidente della Commissione Agricoltura della Camera, perchè questo primo passo è per noi fondamentale, anche laddove si è giunti, finalmente con questa norma, a 'qualificare' i centri per il giardinaggio definendone la loro collocazione all'interno della filiera florovivaistica".
Adesso non resta che aspettare il "si" anche da parte del Senato, i relativi decreti attuativi e le risorse da immettere, anche tramite lo "sviluppo rurale", per rendere davvero incisiva questa legge delega, attesa da anni.
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